INTRODUZIONE
Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.38 il 14 febbraio 2019 del Decreto Legislativo del 12 gennaio 2019, numero 14, in attuazione della legge 19 ottobre 2017 numero 155, entrerà finalmente in vigore il Codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza. Tuttavia, l’entrata in vigore del nuovo Codice, inizialmente prevista il 15 agosto 2020, è slittata al 15 luglio 2022, a causa dell’attuale emergenza sanitaria Covid-19.
Il nuovo Codice si pone l’obiettivo di:
Finalmente si attribuisce una definizione al termine “crisi” intesa come “lo stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insolvenza da parte del debitore.” Tale difficoltà si manifesta come inefficacia dei flussi di cassa prospettici a fare fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate. Una delle novità più importanti della riforma è la “procedura di allerta e di composizione assistita della crisi”. Essa ha l’obiettivo di:
Gli strumenti di allerta si dividono in due parti: oneri di segnalazione posti a carico di alcuni soggetti qualificati ed obblighi organizzativi posti a carico dell’imprenditore (art. 12). Tali strumenti servono a rilevare in tempo la crisi dell’impresa ed incentivare l’utilizzo delle misure più adatte alla sua composizione. Assumono particolare rilevanza gli indicatori della crisi. Essi rappresentano gli squilibri di carattere economico, patrimoniale o finanziario, contestualizzati alle particolari caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta dal debitore, che possono intaccare sulla sostenibilità dei debiti per l’esercizio in corso oppure per i 6 mesi successivi e sulla continuità aziendale, tenuto conto della presenza di significativi e reiterati ritardi nei pagamenti di durata diversa in rapporto alle differenti categorie di debiti (art. 13).
Numerosi sono i principi generali che la legge delega impone, che definiscono la riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali. Tali principi sono: