Dove Siamo:Via Adige 7, Cursi 73020 LE
Seguici su

Sintomi e Cause

L’insolvenza dell’impresa non si manifesta nel giro di pochi mesi, ma si sviluppa progressivamente attraverso una fase più o meno lunga denominata crisi...

L’insolvenza dell’impresa non si manifesta nel giro di pochi mesi, ma si sviluppa progressivamente attraverso una fase più o meno lunga denominata crisi.

Questa è una situazione dinamica di difficoltà economico-gestionale in cui viene a trovarsi l’impresa, la quale dopo essere passata attraverso un declino non sanato, si ritrova nella fase degenerativa della crisi vera e propria.

È opportuno procedere ad una distinzione tra crisi ed insolvenza. Il termine crisi, finalmente definito dal nostro Legislatore nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza che è entrato in vigore il 15 luglio 2022, è intesa come la probabilità di futura insolvenza dell’impresa ed indica uno stato di difficoltà sia economica che finanziaria. Un’impresa in crisi si presenta prevalentemente con una capacità finanziaria scarsa tale per cui i flussi di cassa non sono adeguati a fare fronte alle proprie obbligazioni. Tuttavia, caratteristica fondamentale della crisi è quella di essere una situazione “temporanea”, ossia una situazione in cui l’impresa non è in grado di adempiere momentaneamente ad una o più (un numero esiguo) obbligazioni. In poche parole, la crisi è un momento di difficoltà dell’impresa che però presenta la proprietà di essere reversibile. L’insolvenza, invece, è lo stadio avanzato della crisi e si manifesta come l’incapacità di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Tale situazione, a differenza della crisi, non è momentanea ed è irreversibile.

Le cause della crisi possono essere di due tipi: esterne o interne. Le cause esterne, come suggerisce la parola stessa, provengono dal contesto socio-economico in cui l’impresa è inserita e dipendono da ragioni estranee ai fatti aziendali. Alcuni esempi di cause esterne sono i seguenti:

  • Cambiamento dei gusti dei consumatori;
  • Contrazione dei consumi in generale e/o del settore specifico;
  • Maggiore efficienza dei competitors;
  • Ingresso nel mercato di start up innovative;
  • Cambiamento delle norme giuridiche;

Questi sono alcuni degli esempi di cause esterne della crisi che si possono manifestare in diverse forme (giuridiche, di mercato, sociali, tecnologiche, ecc.), ma presentano a fattor comune la caratteristica di non dipendere dall’impresa. Le cause esterne, in sostanza, non sono imputabili all’impresa.

Invece, a differenza di quelle esterne, le cause interne della crisi sono imputabili all’impresa poiché la fonte della crisi è di provenienza interna all’organizzazione aziendale. Alcuni esempi di cause interne della crisi sono:

  • Personale poco qualificato;
  • Inadeguatezza dei manager, dell’organo amministrativo e del personale in generale;
  • Mancanza di un sistema di pianificazione e controllo;
  • Rigidità dell’impresa, ad esempio poca o nulla attenzione alla Ricerca e Sviluppo;
  • Inadeguatezza della struttura organizzativa.

Questi sono alcuni esempi di cause interne che si possono manifestare in diverse forme, ma sono attribuibili all’impresa stessa.

La crisi ricorre non solo quando l’impresa non è in grado di produrre profitto, ma anche quando per un certo periodo di tempo ottiene rendimenti inferiori a quelli mediamente ottenuti dai concorrenti.

La crisi d’impresa tende a realizzarsi quando, una volta raggiunta la fase di maturità, le vendite ed i profitti dell’impresa si presentano in progressivo calo fino al termine del ciclo di vita, ritenuto un evento molto probabile per ogni tipo d’impresa.

Elemento comune, presente nella maggior parte delle crisi d’impresa, è il disequilibrio finanziario. Un’impresa in crisi, quasi sempre, si presenta con una inadeguatezza dei propri flussi di cassa che non permettono di adempiere regolarmente e con puntualità i propri debiti.

Obiettivo del legislatore con il Codice della Crisi e dell’Insolvenza è incentivare la cultura della prevenzione che permette di evitare l’ingresso nello stato di crisi dell’impresa. Grazie agli strumenti di allerta è possibile rilevare tempestivamente eventuali squilibri aziendali di carattere finanziario, economico o patrimoniale ed adottare le relative azioni correttive per ripristinare la situazione.

Il nostro obiettivo sarà quello di individuare i sintomi e le successive cause che hanno generato la crisi allo scopo di attuare i correttivi più appropriati nella forma di un piano di risanamento aziendale. Solo quando non c’e altro da fare si ricorre agli strumenti per la crisi d’impresa o per il sovraindebitamento di privati edimprese monori o a disposizione del legislatore.

CHI SIAMO
La TOP CONSULTING è un’affermata società che si occupa di consulenza finanziaria e strategia aziendale. Trova origine nell’esperienza della dott.ssa Maria Marrocco le cui competenze accademiche e la molteplici esperienze professionali hanno permesso di creare una struttura in grado di soddisfare tutte le esigenze in tema di finanza delle piccole e medie imprese.

L’esperienza dei partner di www.crisidimpresa.net è almeno trentennale e conta di centinaia di incarichi di consulenza portati avanti con successo. Una consulenza che ha sempre operato per obiettivi specifici fissati e determinati e per i quali è stato sempre chiaro lo specifico vantaggio per il cliente.

SEGUICI SU FACEBOOK

SOCIAL